Eventi

 

“Giovani Ambasciatori del Dono”

 

Incontro  delle classi quarte con le associazioni di volontariato

20 Aprile 2013

 

AIDO, ADMO, AVIS, FIDAS/ADAS, ADISCO

 

Tante associazioni, un unico messaggio:

donare è bello, è un segno di responsabilità verso gli altri e verso se stessi

 

 

 

 

 

 

 


 

 

Lunedì 25 marzo alcune classi delle scuole superiori di Parma e provincia sono andate in scena al Teatro al Parco per la giornata conclusiva dell’8^ edizione del Premio Colasanti-Lopez, istituito dalla Provincia nel 2005 per sensibilizzare i giovani sulla violenza contro le donne e non a caso intitolato a Donatella Colasanti e Maria Rosaria Lopez, vittime nel 1975 del Massacro del Circeo. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti e con il contributo di Fondazione Cariparma, l’Associazione di promozione sociale Proboscidea e il Centro Antiviolenza.

 

Da ottobre a marzo gli studenti hanno svolto un laboratorio teatrale su una “Magnifica”, una delle tante donne che in epoche diverse hanno dovuto affrontare il pregiudizio e la violenza: da Giovanna D’Arco a Ipazia, da Artemisia Gentileschi a Dora Klein, da Suor Maria Adorni, a Maria Bashir e a Rita Atria.

La classe IVC ha approfondito la figura di Rita Atria (Partanna, 4 settembre 1974 – Roma, 26 luglio 1992), nata in una famiglia mafiosa ma diventata testimone di giustizia dopo la morte del padre e del fratello, seguendo l’esempio della cognata Piera Aiello, contribuendo in modo determinante all’arresto di diversi mafiosi. Paolo Borsellino ebbe un ruolo fondamentale nella sua vita: fu il primo a raccogliere le sue rivelazioni e a lui Rita si legò come ad un padre. La notizia della strage di via d’Amelio suscita in Rita profondo sconforto e lacerante disperazione: Rita si lancia nel vuoto dal settimo piano del palazzo in cui viveva a Roma sotto protezione.

La rappresentazione scenica, fra ironia e ricostruzione documentaria in particolare attraverso la lettura del suo diario, è stata molto efficace e ha colpito dritto al cuore. La messa in scena è stata arricchita da un video della fiaccolata che ha percorso le vie del centro storico di Parma in ricordo delle vittime innocenti di mafia di pochi giorni prima (21 marzo): gli stessi volti alla fiaccolata e sul palco in un abbraccio ideale fra memoria e impegno.

La commissione di valutazione tecnica composta da Isa Guastalla, Mara Pedrabissi, Franca Tragni, Maria Grazia Loss e Fabrizia Dalcò ha riconosciuto il valore del lavoro svolto assegnando alla classe il terzo posto con la seguente motivazione: “per la forte attualizzazione del tema e la ricostruzione puntuale della vicenda. Il lavoro è svolto con una bella coralità e dimostrando una buona recitazione. Il lavoro è arricchito da un video di grande impatto emotivo”.

La classe è stata premiata dal presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, affiancato dall’assessore alle Pari opportunità Marcella Saccani.

Un grazie per l’impegno e la condivisione ad Arianna, Martina, Valentina, Sofia, Mariagrazia, Caterina, Giulia, Nicole, Veronica, Francesca, Sara, Matilde, Alice, Giulia, Martina, Chiara, Martina, Giulia, Ilaria, Denise, Giulia, Diletta, Agata, Martina, Michela, Nicole.

Un grazie per la professionalità, la pazienza, l’attenzione a tutti e a ciascuno a Josella, Gabriele e Silvio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

C'era anche la nostra scuola giovedì 21 marzo alla Fiaccolata in ricordo delle vittime innocenti di mafia promossa da "Libera Parma" nel 19° anniversario della morte di don Giuseppe Diana.

Un corteo di quasi mille persone ha percorso la città di Parma da piazzale Santa Croce fino a piazza Garibaldi, con bandiere e striscioni, in silenzio, per combattere la mafia ricordandone le vittime innocenti: 900 persone, don Giuseppe Diana in primis, che hanno pagato con la vita.


I nomi sono stati letti sul palco di una piazza Garibaldi gremita, con la voce spezzata dall'emozione.
Tra i partecipanti era presente anche Renato Natale, ex sindaco di Casal di Principe: una testimonianza vera «di qualcosa che sta cambiando - ha spiegato col sorriso -. L'unione tra nord, centro e sud è fondamentale».

«A Parma la criminalità è presente e ben radicata – fa eco Alessia Frangipane di Libera Parma – per questo serve il contributo di tutti. Istituzioni, cittadini, studenti uniti per aiutare le forze dell'ordine a combattere questo fenomeno. Fondamentale è diffondere la cultura della libertà soprattutto nelle scuole». Il Liceo Sanvitale è da anni impegnato sul tema dell'educazione alla legalità, collaborando con Libera Parma, ma anche promuovendo iniziative e progetti interni all'Istituto.

 

 


 

 

E' stata inaugurata mercoledì 12 dicembre nei locali del Liceo Sanvitale alla presenza del Preside Adriano Cappellini, di Patrizia Bonardi, Presidente Coop. Sirio, e Carlo Baroni, Fondazione Tommasini, la mostra fotografica che ripercorre l'esperienza di Mario Tommasini

e in cui si susseguono le immagini dei luoghi che lo videro protagonista di molte battaglie, come la chiusura del manicomio di Colorno e la fattoria di Vigheffio.

 

 

 

 

La mostra, che sarà visitabile fino al 15 gennaio è proposta nell'ambito del progetto educativo "Nulla è veramente perso se non quello che si abbandona", a cura della Cooperativa sociale SIRIO, la Fondazione Mario Tommasini e il Liceo delle Scienze Umane "A. Sanvitale" di Parma, e con il patrocinio della Provincia di Parma.

Un servizio speciale sulla mostra è stato trasmesso su TV Parma il 21 e il 22 dicembre.

 

Rassegna stampa:

Gazzetta di Parma, 13 dicembre 2012

www.ParmaSera.it

 

 


 

Incontro con Rino Giacalone (14 marzo 2012)

 

 

 

Il 14 marzo 2012 le classi IIIC, IVB e IVC del Liceo delle Scienze Umane “Albertina Sanvitale” hanno incontrato il giornalista Rino Giacalone. L’incontro si inseriva nel percorso di educazione alla legalità, con il sostegno e il contributo di Libera Parma e Progetto SMS, volto in particolare a far riflettere sull’importanza dell’informazione nella lotta all’illegalità e alla criminalità organizzata.

 

Ha introdotto Carlo Cantini, di Libera Parma, che ha tracciato il profilo di Rino Giacalone, il giornalista de La Sicilia, corrispondente da Trapani, che ha dovuto lasciare la testata perché ha subito un tentativo subdolo di farlo tacere: le continue richieste di risarcimento per diffamazione da parte di chi, da giornalista, ha avuto il coraggio di denunciare nei suoi articoli, con tanto di nome e cognome.

 

Ha ricominciato, quindi, da capo, da freelance, continuando ad essere una delle penne più graffianti del giornalismo siciliano, impegnato in particolare nella cronaca, e quindi nella denuncia, delle vicende di mafia del trapanese.

 

Oggi scrive per Libera Informazione, Il fatto quotidiano, Articolo21.

E proprio dall’articolo 21 il giornalista è partito per raccontare il suo lavoro e il suo impegno:

 

«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure…»

 

Il suo è stato un racconto appassionato del suo modo di essere giornalista in un contesto molto difficile, dove fare bene il proprio lavoro è un rischio quotidiano. Talvolta le stesse istituzioni sembrano contrastare il diritto del cittadino ad essere informato, a conoscere e, quindi, a scegliere: il “decreto intercettazioni” di cui si è dibattuto a lungo in Parlamento ne è un esempio palese.

 

Infine, si è soffermato a lungo sul fatto che lo stesso rischio che vive in prima persona è vissuto anche da tanti altri colleghi impegnati su “fronti caldi” come quello di cui si occupa lui. L’esempio più vicino a noi è quello di Giovanni Tizian, un giovane cronista precario che per la Gazzetta di Modena ha cominciato a parlare sempre più spesso dell'infiltrazione delle mafie al nord e che è costretto a vivere sotto sotto scorta dopo la pubblicazione del suo primo libro Gotica, ‘Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea, in cui racconta dell’infiltrazione delle mafie nella nostra regione, soprattutto nel settore delle videolottery e delle imprese edili.

 

 

 DSCN0059

 

DSCN0061

 

DSCN0058